di Caterina Grignolo e Paola Lasala
Come ottimizzare il proprio lavoro in funzione dell’inclusione? Come riuscire a personalizzare il lavoro per realizzare il successo formativo di ogni alunno della classe? Come riuscire a realizzare un’ efficace differenziazione didattica?
Queste sono alcune delle domande che gli insegnanti nei corsi verbalizzano come esigenze a cui è necessario trovare risposta per sentirsi un docente efficace.
Questo ci fa capire la complessità dei gruppi classe all’interno dei quali operano. Agli stessi insegnanti è stato chiesto di descrivere con una metafora la loro classe ed essi hanno scritto: “ Un caos calmo”;” Esplosività” “ Complessità in una dimensione positiva”; “Diversità: aria, fuoco, terra,acqua”; “Dirompente diversità”.
Il ricorrere del termine “diversità” pone in evidenza come sia indispensabile per il docente di oggi essere altamente inclusivo.
Ma quali valori determinano il profilo di un docente inclusivo?
Uno dei valori essenziali crediamo sia innanzitutto considerare la diversità degli alunni come un dato di fatto: gli esseri umani sono naturalmente “diversi e diversificati”, quindi riconoscere alla diversità il valore di normalità è assolutamente indispensabile per riuscire a considerarla come una risorsa e una ricchezza. Pensiamo infatti che è inclusivo l’insegnante che considera come normalità la diversità dei modi di apprendere e sfugge all’esigenza di creare conformità.